Fondi Agevolati

Perché considerare i finanziamenti a fondo perduto nel 2023?

Ogni impresa, specialmente le start-up, potrebbe trovarsi di fronte alla necessità di cercare un finanziamento a fondo perduto. Ecco alcuni motivi:

  1. Crescita degli investimenti: Una fonte essenziale per ampliare la propria attività, che si tratti di nuove macchine, attrezzature o proprietà.
  2. Innovazione e Ricerca: Le aziende innovative e le start-up hanno bisogno di risorse per la R&S.
  3. Espansione Globale: Le risorse possono servire per esplorare mercati internazionali attraverso fiere e iniziative commerciali.
  4. Formazione e Competenza: Questi fondi sono utili per investire nella formazione del personale, rinnovando e aggiornando le competenze.
  5. Competitività: Essere competitivi nel mercato richiede risorse, e i finanziamenti a fondo perduto possono fare la differenza.

Come accedere a tali finanziamenti?
Accedere a questi fondi richiede pianificazione:

  • Studia il bando: Conosci i dettagli, assicurati di soddisfare i criteri.
  • Business plan robusto: La tua strategia aziendale deve essere convincente.
  • Rendicontazione: Gli organi di finanziamento vogliono chiarezza su come verranno utilizzati i fondi.
  • Documentazione completa: Una richiesta dettagliata, con tutti i documenti richiesti, è essenziale.
  • Consulenza esperta: Valuta di avvalerti di esperti nel settore per compilare correttamente la tua richiesta.
  • Persistenza: La procedura può richiedere tempo. Sii pronto a fare le correzioni necessarie.

Focus sul Bando “Resto al Sud 2023”
Uno dei programmi chiave del 2023 per le imprese è “Resto al Sud”. Promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, è rivolto alle imprese e ai giovani professionisti del Sud e del Centro Italia. L’obiettivo è chiaro: incentivare lo sviluppo economico di queste regioni e trattenere i talenti locali. Le agevolazioni includono finanziamenti a fondo perduto, opzioni di finanziamento agevolate e incentivi fiscali.

Smart&Start Italia 2023 Promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, questo bando mira a incoraggiare le startup innovative offrendo finanziamenti a fondo perduto fino al 70% delle spese, con un tetto massimo di 1.5 milioni di euro per progetto.

Cultura Crea 2023 Un’iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, si propone di sostenere progetti nel mondo della cultura e dell’arte. Gli aspiranti beneficiari possono ottenere finanziamenti a fondo perduto per l’intero importo delle spese ammissibili, fino a 200.000 euro.

Cultura Crea Plus 2023 Un’estensione del bando precedente, con l’obiettivo di fornire risorse aggiuntive e maggiore supporto ai progetti culturali. Offre copertura totale delle spese fino a 200.000 euro.

Nuove Imprese a Tasso Zero ON 2023 Guidato da Invitalia, questo bando punta a spronare nuove imprese offrendo finanziamenti al 0% di interesse. Le imprese selezionate possono ricevere finanziamenti fino al 70% delle spese ammissibili, con un limite di 2 milioni di euro per progetto.

Fondo Impresa Donna 2023 Un fondo di investimento specificamente dedicato alle imprese guidate da donne, puntando a incentivare la partecipazione femminile nel mondo imprenditoriale.

Fondo PMI Creative 2023 Un programma focalizzato sulle PMI nel settore creativo e culturale, con un’attenzione particolare all’innovazione e digitalizzazione. Offre sia contributi a fondo perduto per investimenti che finanziamenti agevolati per formazione e acquisti tecnologici.

Contratto di Sviluppo 2023 Lanciato dal Ministero dello Sviluppo Economico e amministrato da Invitalia, questo bando si propone di aiutare le PMI a portare avanti progetti di investimento e sviluppo aziendale, mettendo l’accento su innovazione, digitalizzazione e competitività.

Simest internazionalizzazione 2023

Chi può beneficiare di questi finanziamenti?

Le imprese interessate devono:

  • Avere la sede legale in Italia.
  • Essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle Imprese.
  • Non essere in situazione di difficoltà.
  • Aver presentato almeno due bilanci o dichiarazioni dei redditi per due esercizi completi, salvo alcune eccezioni.

Le 6 linee di finanziamento previste sono le seguenti:

  1. Inserimento mercati: Programmi di investimento per una presenza stabile nei mercati di riferimento.
  2. Transizione digitale o ecologica: Investimenti per l’innovazione digitale o per la sostenibilità ambientale.
  3. Fiere ed eventi: Incentivi per partecipare a eventi internazionali, come fiere e mostre.
  4. E-commerce: Sviluppo del commercio elettronico sui mercati esteri.
  5. Certificazioni e consulenze: Progetti di internazionalizzazione che includono consulenze e ottenimento di certificazioni.
  6. Temporary Manager: Inserimento di manager temporanei con esperienza in export, innovazione e transizione digitale o ecologica.

Per ciascuna di queste linee, ci sono diverse spese ammissibili. Ad esempio, nell’ambito del commercio elettronico, le spese ammissibili includono la creazione e sviluppo di piattaforme e-commerce, investimenti in sicurezza, contenuti, analisi dei dati, consulenza, promozione e formazione del personale. Per le certificazioni, sono coperte le spese per consulenze, formazione, certificazioni di prodotto e sostenibilità, e altre spese legate all’internazionalizzazione.

In cosa consiste l’agevolazione? L’articolo non fornisce una descrizione completa di come funziona l’agevolazione. Tuttavia, ci si può aspettare che l’agevolazione consista in un finanziamento agevolato o in una sovvenzione per coprire una percentuale delle spese ammissibili sostenute dalle imprese.

In conclusione, “Simest internazionalizzazione 2023” rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane che cercano di espandersi a livello internazionale, fornendo sostegno finanziario e consulenza in aree chiave come l’innovazione, la presenza di mercato, il commercio elettronico e la sostenibilità.

Credito d’Imposta ZES 2024

A seguito del DL n.142/2023, il Credito d’Imposta ZES viene esteso per l’anno 2024, focalizzandosi sulla Zona Economica Speciale Unica. Quest’ultima include regioni quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, offrendo condizioni favorevoli per le imprese già operative e quelle in fase di insediamento.

Vantaggi principali:

  • L’attuale Credito d’Imposta ZES, previsto fino al 31/12/2023, si estenderà alle zone del Mezzogiorno conformemente all’art 107 del TFUE.
  • Investimenti qualificabili comprendono acquisti di macchinari, terreni, immobili (con una condizione che il valore dei terreni e immobili non superi il 50% dell’investimento totale).
  • L’agevolazione riguarda progetti di investimento iniziale con un valore minimo di 200.000 euro.
  • Il credito è basato sui costi totali degli asset acquisiti o costruiti tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024, con un limite di 100 milioni di euro per progetto.
  • L’ammontare del credito rientra nei limiti stabiliti dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Con queste misure, il governo mira a incentivare e promuovere gli investimenti nelle regioni menzionate, potenziando così lo sviluppo economico del Mezzogiorno.

Credito d’imposta per le start-up ecologiche nel campo dell’ambiente, energia rinnovabile e sanità

Il recente “decreto bollette” ha introdotto una misura di incentivo fiscale denominata credito d’imposta per le start-up ecologiche. Per sostenere questa iniziativa, è stato stanziato un budget di 2 milioni di euro per il 2023.

Chi può beneficiarne? Questo credito è rivolto alle start-up innovative nate dopo il 1° gennaio 2020 che operano in ambiti come l’ambiente, l’energia da fonti rinnovabili e la sanità. L’obiettivo principale è incentivare la Ricerca e lo Sviluppo di soluzioni all’avanguardia che promuovono la sostenibilità ambientale e riducono l’uso energetico.

Dettagli dell’agevolazione: Le start-up avranno diritto a un credito d’imposta che copre il 20% delle spese qualificabili, con un tetto massimo di 200.000 euro. Questo credito:

  • Può essere compensato attraverso il modello F24;
  • Deve essere dichiarato nel rendiconto fiscale dell’anno in cui viene riconosciuto e negli anni successivi fino al suo esaurimento;
  • Non influisce sulla determinazione del reddito d’impresa o dell’IRAP. Le modalità di presentazione delle domande saranno delineate in un futuro decreto attuativo.

Cos’è una start-up innovativa? Una start-up innovativa è caratterizzata da:

  • Residenza in Italia o in un Paese dell’Area Economica Europea, con presenza produttiva o una filiale in Italia;
  • Fatturato annuo, dal secondo anno in poi, non superiore a 5 milioni di euro;
  • Non ha mai distribuito utili;
  • Si concentra principalmente sullo sviluppo, produzione e vendita di prodotti/servizi tecnologicamente avanzati;
  • Non è frutto di operazioni di fusione, scissione o vendita d’azienda. Inoltre, deve soddisfare almeno una delle seguenti condizioni:
  • Ha spese di R&D che superano il 15% del suo valore di produzione totale;
  • Impiega personale con alta specializzazione;
  • Detiene, ha depositato o ha una licenza per almeno un brevetto o possiede un software registrato.